2 agosto 1980: 42 anni fa la strage alla stazione di Bologna

Roberto Cenati – Presidente Anpi provinciale di Milano

Alle 10.25 del 2 agosto 1980, un torrido sabato di esodo verso le vacanze, un ordigno ad alto potenziale esplose nella sala d’aspetto della seconda classe della stazione di Bologna, uccidendo 85 persone e ferendone 200. La deflagrazione colpì in pieno il treno Adria Express 13534 Ancona-Basilea, in sosta sul primo binario e fece crollare una trentina di metri di pensilina, oltre alle strutture sopra le sale d’attesa. La strage fu il più grave attentato avvenuto in Italia nel secondo dopoguerra, al culmine della strategia della tensione. Per la strage di Bologna sono stati condannati in via definitiva, come esecutori materiali, gli ex militanti dei Nuclei armati rivoluzionari (Nar), gruppo eversivo neofascista, Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini. Nel corso dell’ultimo processo di primo grado, nel gennaio 2020, è stato comminato l’ergastolo al neofascista Gilberto Cavallini, già arrestato nel 1983 e condannato a diversi ergastoli per banda armata e per gli omicidi commessi tra il 1979 e il 1981, tra cui quello del Sostituto Procuratore della Repubblica Mario Amato. Nell’udienza svoltasi in Corte d’Assise il 22 luglio 2021, durante il processo ai mandanti della strage del 2 agosto, grazie a un video amatoriale e a una intercettazione di Carlo Maria Maggi nella quale afferma che l’attentato di Bologna lo fecero i Nar è tornata la figura di Paolo Bellini. Bellini, ex militante di Avanguardia nazionale, infiltrato in Cosa nostra, autore di decine di omicidi, tra cui quello di Alceste Campanile, esponente di Lotta Continua, quella mattina era alla stazione di Bologna. Il 6 aprile 2022 Paolo Bellini è stato condannato in primo grado all’ergastolo per concorso nella strage alla stazione di Bologna. Anche le responsabilità di Licio Gelli e di dirigenti dei Servizi segreti, sono state accertate per i depistaggi successivi alla strage. Per lunghi anni i familiari delle vittime della strage di Bologna hanno chiesto di conoscere i mandanti dell’attentato. Ora le nuove indagini sembrano disegnare una svolta storica: Gelli ha depistato le indagini, con la complicità di apparati dello Stato e servizi segreti, perchè lui stesso con i vertici della P2 ha pianificato la strage alla stazione di Bologna.