Importanti condanne a cinque neofascisti per la manifestazione del 29 aprile 2019

Esprimiamo soddisfazione per le condanne inflitte a cinque neofascisti, con rito abbreviato, tra cui Gianluca Iannone, fondatore e Presidente di Casa Pound e Francesco Polacchi, esponente di Casa Pound ed editore di Altaforte Edizioni, a pene tra un mese e un mese e dieci giorni di reclusione, per aver risposto al presente e per aver fatto saluti romani il 29 aprile 2019, nel corso della manifestazione, organizzata dall’estrema destra, a Milano, a ricordo del giovane Sergio Ramelli, morto a seguito di una sanguinosa aggressione da noi duramente condannata. Lo ha deciso il gup Manuela Cannavale che ha disposto contestualmente il rinvio a giudizio per gli altri 24 indagati nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Digos e coordinata dai pm Alberto Nobili e Enrico Pavone. Agli indagati (al dibattimento sono finiti esponenti di Casa Pound, Forza Nuova, Lealtà e Azione), la Procura contesta di avere violato la legge Scelba e per un paio di loro le prescrizioni in materia di pubblica sicurezza. Per gli indagati il processo si aprirà il prossimo primo dicembre davanti alla IX sezione penale del Tribunale di Milano. Da Milano registriamo, negli ultimi mesi, importanti decisioni da parte della Procura della Repubblica, riguardanti manifestazioni neofasciste avvenute in città negli ultimi anni, sulla scorta delle denunce della Digos.
Ci auguriamo che le condanne inflitte con rito abbreviato e la decisione di rinvio a giudizio per i fatti del 29 aprile 2019 si tramutino, finalmente, in sentenze definitive.

Roberto Cenati
Presidente ANPI Comitato Provinciale di Milano