Milano paralizzata dal 16° corteo No green pass

di Roberto Cenati, presidente Anpi Provinciale di Milano

Ormai la strategia dei No green pass appare chiara: bloccare tutto, paralizzare Milano, aggirare i blocchi predisposti dalle forze dell’ordine, alle quali esprimiamo il nostro ringraziamento per lo straordinario lavoro compiuto negli oltre tre mesi di cortei per la nostra città. La Costituzione Repubblica prevede il diritto di manifestazione, ma all’art.17 precisa che “delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità” con le quali vanno concordate le modalità, adempimento questo non ottemperato, sabato scorso come in quasi tutte le occasioni dai No green pass. E’ inaccettabile che anche questa volta i partecipanti al corteo (c’erano come sempre famiglie con bambini) si siano dati appuntamento in piazza Fontana, simbolo nazionale della resistenza civile e democratica contro le trame neo-naziste e ordinoviste e i gravi depistaggi attuati dai servizi segreti. Oltre a diversi episodi di violenza, come l’aggressione a un giornalista di Fanpage e all’operatore nella stessa piazza Fontana, nel corso del corteo – nel quale si sono infiltrati provocatori, alcune frange di antagonisti e l’ex brigatista rosso Paolo Maurizio Ferrari, già denunciato due settimane fa per manifestazione non autorizzata – sono stati scanditi slogan come “Ora e sempre Resistenza” e “Libertà.” La Resistenza italiana non ha nulla a che fare con le proteste di chi si oppone ai vaccini e al green pass. La nostra concezione di libertà, trasmessaci dalla Resistenza, strettamente legata a quella del nostro prossimo e al bene comune, si contrappone al concetto individualistico e personalistico di libertà, divenuto centrale nelle manifestazioni no vax.