No all’apertura della libreria Altaforte a Cernusco sul Naviglio

Apprendiamo con rammarico della prossima apertura a Cernusco sul Naviglio di una libreria Altaforte, casa editrice che pubblica volumi elogiativi del fascismo oltreché la rivista Primato nazionale, vicina a CasaPound e denigratrice della Resistenza.
Ventilando questa possibilità, nel 2019 organizzammo un’iniziativa, Libreria ‘Bella Ciao’, “una libreria senza muri, con un solo confine invalicabile: la nostra Costituzione, con tante lingue e una sola parola: umanità”. All’iniziativa aderirono molte associazioni locali e della Martesana e tanti singoli cittadini, per affermare che per noi la cultura è uno strumento di formazione responsabile e civile, di apertura al mondo, la cultura è l’antidoto più efficace contro la paura del diverso, è un luogo di libertà attraverso cui sviluppiamo la capacità critica di scegliere e la capacità di leggere la storia e i nostri tempi. Ecco perché ci opponiamo alle librerie che erigono muri e pubblicano testi revisionisti e in aperto contrasto con i principi della nostra Costituzione antifascista.
Certamente come antifascisti crediamo nella libertà d’espressione, che però non significa che ogni espressione equivalga a un’altra: non ci può essere cittadinanza civile e culturale per chi inneggia, più o meno velatamente, al nazifascismo, non ci può essere cittadinanza civile e culturale per chi diffonde odio verso gli altri e fa della violenza la cifra della propria azione quotidiana, come dimostrano le numerose aggressioni e i pestaggi perpetrati dai gruppi neofascisti. La preoccupazione è che, oltre a veicolare messaggi d’odio, la libreria Altaforte possa diventare luogo di ritrovo di questi gruppi sul nostro territorio. Chiediamo quindi alle istituzioni preposte la necessaria vigilanza, impegnandoci da parte nostra a esercitare la massima attenzione pur in questa situazione così difficile e preoccupante.
Spesso si sono paragonati questi giorni a quelli della seconda guerra mondiale, guerra che fu la conseguenza del nazifascismo, una malattia che travolse le democrazie europee e si diffuse in altre parti del mondo perché non trovò anticorpi sufficienti a contrastarla. Ci fu poi il riscatto con la Resistenza, che seppe arginare quel male che si era diffuso. Oggi, con il passare degli anni, la memoria si è fatta flebile e gli anticorpi indeboliti: il rischio è che quella malattia si ripresenti magari sotto altre forme meno aggressive, ma altrettanto pericolose. Gli unici antidoti sono la memoria e l’attuazione della Costituzione. Per questo chiediamo a tutti i cittadini e a coloro che si recheranno nei primi giorni di novembre a ricordare i loro cari defunti, di conservare un fiore e deporlo al cippo in Largo Riboldi-Mattavelli per ricordare coloro che, anche a rischio della vita, si batterono per riconquistare la libertà e la democrazia per tutti, anche per coloro che vorrebbero soffocarla.

Giovanna Perego – Presidente Anpi Cernusco sul Naviglio
Roberto Cenati – Presidente Anpi provinciale Milano