RELAZIONE ASSEMBLEA ISCRITTI 9 febbraio ’25 del Presidente di Sezione Ernesto Poggi, rieletto.

Buongiorno a tutti, grazie per essere presenti.

Ringrazio in modo particolare questo Circolo ARCI, che nella persona di Oscar Bersi, nostro socio, oggi ci ha ospitato qui  per l’Assemblea, e che ci ha dato il suo supporto e collaborazione anche in diverse altre occasioni e situazioni.  E’ l’80° anno dalla Liberazione, un anno che avrà bisogno in modo particolare dell’impegno e della generosità della nostra organizzazione. L’arma che abbiamo per intraprendere il nostro percorso è ora, come sempre, la Costituzione. In nome della Costituzione nata dalla Resistenza dobbiamo operare pur nelle difficoltà, e queste non sono di poco conto. La situazione internazionale è preoccupante. Si assiste a uno spietato sterminio nella striscia di Gaza. I morti palestinesi sono oltre 45000 ufficialmente e più di centomila hanno lasciato la striscia. Secondo la rivista medica Lancet i morti sono molti di più. La proposta di Trump subito dopo il suo insediamento, è quella di prendere il controllo di Gaza e di espellerne la popolazione palestinese. E intanto va avanti la colonizzazione della Cisgiordania da parte di Israele.

Il 27 gennaio, giorno della memoria, c’è stata l’incresciosa polemica riguardante la decisione della comunità ebraica milanese, di disertare le manifestazioni comuni con l’ANPI in questa ricorrenza. In effetti la presidenza deella Comunità Ebraica non vi ha partecipato, anche se non così è stato per diversi componenti della comunità stessa. Motivazione del rifiuto: l’ANPI sarebbe contro lo Stato di Israele avendo denunciato il genocidio a Gaza. In effetti a Gaza non c’è una semplice scaramuccia, ma si continua a mietere vittime innocenti a migliaia. Denunciare ciò che avviene a Gaza non ha niente a che fare con il ricordare doverosamente i morti della Shoah. L’ANPI non è contro lo Stato di Israele, ma sostiene la sua esistenza, insieme però a quella dello stato palestinese che l’Italia, tra l’altro, continua a non riconoscere. 

L’ANPI ha recentemente richiesto (15 ott. 2024) all’Unione Europea di sospendere l’accordo di associazione commerciale UE Israele, in quanto Israele ha violato il punto 2 dell’accordo, che riguarda il rispetto dei diritti umani. Questo però non è un attacco allo Stato di Israele e tanto meno al suo popolo, ma al suo governo. E’ bene quindi fare questa necessaria precisazione. Riguardo alla guerra russo ucraina che abbiamo alle porte di casa, continuano i   forti ostacoli alla sua cessazione. Kaja Kallas, alta rappresentante per la politica estera UE, ha recentemente affermato che dobbiamo prepararci alla guerra contro la Russia e che bisogna aumentare le spese per la difesa. Sono dichiarazioni irresponsabili e pericolose, e ciò quando finalmente, tardivamente, si cominciava a parlare di negoziati, dopo il fallimento di tre anni di sanzioni alla Russia. Scontiamo anni di vuoto della politica e della diplomazia ed è ora che l’UE riacquisti autorevolezza sulla strada della cooperazione e della pace. Si alza l’asticella del riarmo con la richiesta da parte della NATO ai paesi UE di dedicarvi più del 2% del pil.

Nel nostro paese, aldilà di ogni propaganda, da quasi due anni la produzione diminuisce, mentre per il 2025, l’incremento del pil previsto è quasi nullo(0,5%). Il rapporto della Caritas sulla situazione della povertà In Italia è allarmante. Una persona su dieci è in povertà assoluta: quasi 6 milioni di persone. Tra chi ha un’occupazione il lavoro povero, ossia poco retribuito e precario, nelle ultime rilevazioni ISTAT raggiunge quasi il 12%, cifra superiore alla media europea. Il dato però tiene conto di chi lavora almeno sette mesi all’anno, ma se si considerassero anche i tanti che lavorano di meno, quella cifra salirebbe vertiginosamente. L’adesione di questo governo alla parte più estremista della destra europea è provata da diversi episodi. Lo dimostra la liberazione del comandante libico Almasri( personaggio impresentabile) da cui si deduce che questa destra vuole far passare il fatto che il governo è e vuole essere il solo responsabile dell’interesse nazionale, svincolato dal controllo del parlamento e della magistratura. Lo dimostra anche lo slogan lanciato dal leghista Rossano Sasso”Remigrazione, unica soluzione”. Questo termine è usato per giustificare il rimpatrio (la deportazione) degli stranieri. Lo dimostra infine il fatto che l’Italia non ha firmato la dichiarazione congiunta di 79 paesi membri della Cpi (corte penale internazionale) che criticano le sanzioni USA ad essa inflitte. Netaniahu ha ovviamente gioito e ringraziato Trump per questa decisione.    

Di fronte a tutte le sopraffazioni e le ingiustizie purtroppo si risponde spesso con l’indifferenza, la rassegnazione, l’assuefazione che  frenano il cambiamento e contribuiscono alla stagnazione. Non poche persone, però,  si muovono contro tutto questo. L’associazionismo democratico, laico e religioso, si attiva comunque ad operare una scelta: il cambiamento, appunto. Senza dubbio l’ANPI, anche grazie al peso dei suoi 153000 iscritti in Italia, cerca di essere in prima fila in questo impegno di rilancio dei principi costituzionali di cui l’antifascismo è la sostanza. Cerchiamo di sforzarci in questo anche nella nostra sezione, soprattutto adesso, perché la ricorrenza dell’80° è di particolare stimolo.  Riferisco in modo particolare quello che si è fatto nell’ultimo anno 2024, che è stato denso di avvenimenti e di decisioni. Abbiamo proseguito il nostro impegno storico culturale riguardante l’antifascismo che negli anni passati si è manifestato con lezioni nelle scuole e  conferenze online e in presenza.

Nel marzo ‘25, qui in ARCI, si è svolta una conferenza sui neofascismi organizzata e condotta da Flavio Fortese e da altri suoi colleghi laureandi in storia. Il neofascismo, che si presenta come atto di violenza e di provocazione, è sempre molto vivo, sia in internet con le fakes nostalgiche e apologetiche, sia nella vita sociale. Gli episodi di razzismo nelle tifoserie calcistiche, ad esempio, sono un problema da tanto tempo. Non hanno origine nella logica del tifo, ma sono manifestazioni puramente ideologiche,sia negli atti che nei simboli chiaramente neonazisti.

Inoltre, nella sede di Forza Nuova di via Genzano a Roma, il 26 gennaio ‘25, proprio a ridosso del Giorno della Memoria, c’è stato il raduno dei neofascisti europei. Si è tenuto, nonostante la sua incostituzionalià. Nel 2024, poi, oltre all’aspetto politico culturale, ci siamo occupati di altri problemi importanti e impellenti riguardanti in specifico la vita della  nostra sezione nell’ambito della città di Rozzano.  Nel 2024 abbiamo riportato il monumento alla Resistenza posto in via Guido Rossa al suo stato di origine. Era stato vandalizzato e fatto ridipingere dall’Amministrazione Comunale con i colori della bandiera italiana, falsandone il significato. Il Sindaco Ferretti fu favorevole alla nostra proposta di ripristino (a nostre spese, comunque), anche se nel corteo del 25 Aprile, da noi concordato con l’Amministrazione Comunale, non si fermò nemmeno un minuto davanti ad esso, e ciò più per volontà che per distrazione. Nel 2024 abbiamo anche dato (come è d’obbligo, ovviamente) il nostro contributo in denaro alla Palestina partecipando alla raccolta fondi organizzata dalla CGIL. Nell’ottobre 2024 il Comune ha sfrattato le sedi dei gruppi di volontariato posti al primo piano della Casa delle Associazioni di via Garofani. Motivazione di ciò è la decisione dell’Amministrazione Comunale di destinare quasi tutti questi locali alla futura sede provinciale dell’ALER. 

Il Comune ha concesso a questi gruppi rimasti privi di sede, di partecipare a un bando per l’assegnazione di un’altra sede.

Come Direttivo, in maggioranza, si è deciso di parteciparvi, per varie ragioni. Infatti, nella sede vecchia di via Garofani ci sono molti mobili e oggetti che si possono riutilizzare, e comunque di difficile ricollocazione. Soprattutto però è opportuno e giusto che l’ANPI non rimanga senza sede.La partecipazione al bando è stata condizionata dall’Ufficio delle Politiche Sociali alla domanda di inserimento nell’Albo delle Associazioni Comunali; abbiamo fatto anche quella. Ancora non ci sono risposte ufficiali del Comune a queste domande. Dovremo vedere,in caso di loro accettazione, quali sono chiaramente le condizioni, poi decideremo definitivamente. Ho ordinato le tessere alla Casa della Memoria. Al più presto verranno consegnate.La prossima iniziativa sarà il 28 febbraio in Cascina Grande e riguarderà l’ultimo libro di Minà su Fidel, presentato dalla moglie del giornalista scomparso Loredana Macchietti. Sarà presente tra gli altri, il Console di Cuba a Milano, modererà Massimiliano Saggese. Non nell’immediato, sono previsti  eventi su partigiani di notevole rilevanza: Tina Anselmi e Gino Doné,partecipante alla nostra Resistenza e poi alla rivoluzione cubana.

Concludo comunicando che, non per servilismo, ma per necessità di chiarezza,  il primo passo per intraprendere le iniziative del 25 Aprile è quello di sondare la disponibilità dell’Amministrazione Comunale.Avremo un incontro con il vice sindaco Laura Guido il 12 febbraio alle ore 17,30  per verificare appunto la disponibilità del Comune a fare una iniziativa concordata come l’anno scorso.Le richieste riguarderanno il Corteo e altre proposte inerenti in modo specifico l’80° della Liberazione.