Dalla Monarchia alla Repubblica: l’ Assemblea Costituente

La Costituzione della Repubblica Italiana è in vigore dal 1 gennaio del 1948 ed è stata approvata il 1 dicembre del 1947.

Essa è stata votata tramite il referendum a suffragio universale del 2 giugno del 1946. La scelta del referendum posta dagli elettori è stata fra monarchia e repubblica. La prima ottenne 10 milioni di voti (principalmente dal sud), la seconda invece 12 milioni (principalmente dal nord). Si formò così l’assemblea costituente che come primo atto pose il capo provvisorio dello Stato: Enrico De Nicola, e in seguito stilò la Costituzione per poi approvarla, come detto, nel 1947.

L’assemblea era composta dei seguenti partiti:(Democrazia Cristiana) DC, (Partito Socialista Italiano)PSI, (Partito Comunista Italiano) PCI, (Partito d’Azione)PdA, e Uomo Qualunque.

Tutti loro portavano un’ideologia antifascista anche se Uomo Qualunque si proponeva con la destra ed ideologie vicine al Fascismo.

La Democrazia Cristiana con ideologia cattolica, rappresentata da Alcide de Gasperi ottenne 207 seggi; il Partito Socialista Italiano con ideologia socialista marxista, rappresentata da Sandro Pertini ottenne 115 seggi; il Partito Comunista con ideologia anch’esso socialista marxista, rappresentato da Palmiro Togliatti ottenne 104 seggi; il Partito d’ Azione invece con in ideologia liberale rappresentato da Palmiro Calamandrei ottenne 7 seggi e Uomo Qualunque rappresentato da Guglielmo Giannini ottenne 30 seggi.

Tutti partiti, anche se di differente ideologia, collaborarono per redarre e creare un nuovo Stato, una nuova Italia, che fortunatamente ancora oggi sopravvive.

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Flavio di A.N.P.I.