Antifascisti oggi ?

Non molto tempo fa una persona mi disse che era insensato essere antifascisti nel XXI secolo. Questo mi ha fatto riflettere non tanto sull’ignoranza della storia politica contemporanea del mio interlocutore ma quanto sul significato di essere antifascisti oggigiorno.

Ovviamente, non siamo più sui monti a combattere fra fame e freddo oppure nelle città a guerreggiare e lanciare manifestini; siamo invece sulle pagine dei giornali, nelle piazze e sui social network; ma realmente che cosa facciamo noi?

Ricordiamo. Rammentiamo gli eventi accaduti e ciò ci permette di comprendere l’importanza delle azioni partigiane, non compiute da eroi, bensì da uomini comuni.

Le loro furono scelte ardue sotto tutti i punti di vista, ancor più sotto quello morale; furono tuttavia decisioni necessarie per liberare il nostro Paese. Siamo obbligati, dunque, ad onorare costoro ed a divulgare le loro storie grandi e piccole, rivelando l’unica, vera ed umana Resistenza.

Come non esistono più le brigate partigiane sulle montagne, così non esistono gli squadroni fascisti.Scrutando la nostra società però non mi sembra veritiero affermare che l’ideologia fascista si sia estinta. Atti violenti, figli di una mentalità retrograda, omofoba, razzista e classista sono quasi all’ordine del giorno. Talvolta si divinizza un potere assoluto ed un unico leader, talaltra si ignorano volutamente i diritti basilari che l’uomo possiede. L’antifascista odierno deve essere conscio che l’estremismo si rinnova in forme molteplici, eterogenee, veementi ed omicide.  Oggigiorno non possiamo permetterci di essere restii ad osteggiare chi aspira e tenta di distruggere il diritto naturale di vivere ed essere libero.

L’antifascista moderno, dunque, non si presenta solamente reduce della vecchia Resistenza combattuta con i fucili ma è presente alla nuova  armato di cultura.

Flavio di ANPI Rozzano