L’Italia unita compie 160 anni

di Roberto Cenati, presidente Anpi Provinciale Milano

Ricorre oggi il 160° anniversario dell’unità d’Italia. Solo se ci si pone fuori dalla storia e dalla realtà si possono evocare con nostalgia più entità statuali separate nella nostra penisola.Come ben intesero tutte le figure di spicco del Risorgimento, l’Italia è chiamata a vivere come nazione e come Stato nell’unità del suo territorio, della sua lingua, della sua storia. L’importante anniversario si celebra oggi in un clima di difficoltà, di incertezza e di sofferenza, a causa della pandemia e della drammatica crisi sociale ed economica del nostro Paese. La memoria del Risorgimento, il richiamo a quell’eredità fu componente importante della piattaforma ideale della Resistenza italiana. Non a caso la Resistenza deve essere considerata come secondo Risorgimento per essere riuscita a riunificare il nostro Paese. Dopo essere stata per 20 mesi tagliata in due, per l’occupazione dell’Italia centro settentrionale da parte dei nazifascisti, il nostro Paese si riunifica, grazie alla Lotta di Liberazione, nella libertà e nell’indipendenza. Se ciò non fosse accaduto, l’Italia sarebbe scomparsa dalla scena della storia, su cui si era affacciata come Stato unitario nel 1861, con il compimento del moto risorgimentale. Gli ideali della Resistenza: solidarietà, attenzione alle sofferenze del nostro prossimo,dedizione disinteressata alla “cosa pubblica”, sono quanto mai attuali. Il richiamo a questi valori costituisce la condizione indispensabile per uscire da questo delicatissimo e drammatico momento.